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ANIME LEGGERE- i parolieri della canzone italiana- p.11 e 12- Sergio Bardotti

Puntate dell'8 marzo 2015

In studio Andrea Kappa Caponeri

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Finisce qua “Anime leggere”, questo nostro (speriamo, interessante) vagabondare lungo i sentieri, ora più in luce ora più in ombra, della musica italiana, raccogliendo via via i sassolini disseminati da alcuni dei più grandi autori della nostra canzone, questi sapienti sarti che hanno, nei loro momenti migliori, rivestito con parole di seta il corpo nudo della nostra canzone.

Dopo Franco Migliacci, Giorgio Calabrese, Mogol, Leo Chiosso, Giancarlo Bigazzi, Luciano Beretta & Miki del Prete e Gaio Chiocchio, chiudiamo il sipario con un gigante assoluto quale è stato Sergio Bardotti, meraviglioso uomo di musica e di parole che nelle sue diverse vesti (autore, traduttore, produttore, discografico) ha regalato alla canzone italiana capolavori a non finire, lavorando pazientemente in quell’operazione difficilissima che è metter d’accordo mercato e arte. 


con Lucio Dalla

E’ stato lui l’uomo nell’ombra dietro l’affermazione di artisti come Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Sergio Endrigo. E’ stato lui a portare in Italia la magia, la poesia e l’allegria della musica brasiliana, da Chico Buarque de Hollanda a Vinicius & Toquinho (fu Bardotti, tra l'altro, a farli conoscere), è stato lui il primo a pensare a una canzone d’autore per bambini. 


con Sergio Endrigo e Chico Buarque de Hollanda

Insomma, giù il cappello, sigaro in bocca e bicchiere in mano per omaggiare, in queste due ultime puntate, la grande arte e l’intensa umanità di Sergio Bardotti.

 

SCALETTA

Parte 1 (p.11)

ERA D’ESTATE- Sergio Endrigo (1963) 

TE LO LEGGO NEGLI OCCHI- Dino (1964)

DATEMI UN MARTELLO- Rita Pavone (1964)

SPIRAL WALTZ- Mina (1965)

QUANDO ERO SOLDATO- Lucio Dalla (1966), Federico Fiumani (2014)

YEEEEAH! (Yeeeeah!)- Mal & The Primitives (1967)

CANZONE PER TE- Sergio Endrigo (1968)

FAR NIENTE (Bom tempo)- Chico Buarque de Hollanda (1969)

LA COSTRUZIONE (A construçao)- Anna Identici (1970)

IL FIUME E LA CITTA’- Lucio Dalla (1970)

OCCHI DI RAGAZZA- Gianni Morandi (1970)

LA CASA IN RIVA AL MARE- Lucio Dalla (1972)

ED IO TRA DI VOI (Et moi, dans mon coin)- Charles Aznavour (1971)

 

Parte 2 (p.12)

ROMA (NON DI DISCUTE, SI AMA)- Antonello Venditti (1975)

SENZA PAURA- Ornella Vanoni (1976), Meg (2004)

DUE STORIE DI MUSICANTI- Ricchi e poveri (1976)

ISOTTA- Pippo Franco (1977)

QUELLA CAREZZA DELLA SERA- New Trolls (1978)

RICETTA DI DONNA- Ornella Vanoni (1980)

AMICO E’- Dario Baldan Bembo (1982)

LA COSA SI FA- Johnny Dorelli (1985)

IO BEVO (Je bois)- Charles Aznavour (1989), Peppe Voltarelli (2008)

IO COME FARO’- Ornella Vanoni (1989)

TI LASCERO’- Fausto Leali e Anna Oxa (1989)

TERRA (Terra)- Teresa de Sio (2008)

LA CASA (A casa)- Sergio Bardotti (live al Tenco 1983)


ANIME LEGGERE- i parolieri della canzone italiana- p.9 e 10- Gaio Chiocchio

puntata dell'8 febbraio 2015

In studio Andrea Caponeri con un intervento telefonico di Goran Kuzminac

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Persona schiva e timida, poco amante dei riflettori, e per questo forse poco conosciuta dal grande pubblico, quella di Gaio Chiocchio, artista poliedrico che sarebbe ingiusto ridurre al solo ruolo di paroliere. 

Con i Pierrot Lunaire


Musicista, compositore, autore, a tratti anche cantante, produttore artistico, fu prima uno dei membri cardine dei Pierrot Lunaire (gruppo tra i più importanti del progressive, non solo italiano), poi braccio destro artistico di Vincenzo Micocci alla IT (etichetta fucina di talenti) seguendo in studio molti degli artisti che vi gravitavano attorno, da Paola Turci a Goran Kuzminac e Mario Castelnuovo, soprattutto scrivendo testi caratterizzati da un’impressionante capacità di comporre immagini con una lingua fluida marcata da un’estrema attenzione fonica. 


con Paola Turci e Mario Castelnuovo


E’ a Gaio Chiocchio che dobbiamo alcuni dei pezzi più belli di Amedeo Minghi, a cominciare da quella “1950” che è ormai nel patrimonio della canzone italiana di sempre, e tanti altri piccoli capolavori regalati ancora allo stesso Minghi, a Paola Turci, a Riccardo Cocciante, a Fiorella Mannoia.


con Amedeo Minghi e Katya Ricciarelli


Artista sfortunato, timido e sempre con l’aria di sentirsi fuori posto, umile e preziosissimo regista fuori campo dei successi altrui, Gaio Chioccio muore in seguito a un banale incidente domestico a soli 42 anni.


Un bel ritratto di Gaio Chioccio per la penna di Maurizio Becker, da Musica Leggera n.3, marzo-aprile 2009


Lo omaggiamo in questa puntata in due parti arricchita dall'intervento di Goran Kuzminac, un amico di questa radio che ricordiamo con grande affetto.



SCALETTA

Parte 1

NARCISO- Pierrot Lunaire (1974)

ARLECCHINATA- Pierrot Lunaire (1974)

IL SALTO- Alberto Beltrami (1977)

PICCOLO FUSO- Gaio Chiocchio (1982)

1950- Amedeo Minghi (1983)

ST.MICHEL- Amedeo Minghi (1983)

Parte 2

LA NOSTRA LINGUA ITALIANA- Riccardo Cocciante (1983)

FIRENZE, PICCOLI PARTICOLARI- Laura Landi (1985)

L’UOMO DI IERI- Paola Turci (1986)

CUORE DI PACE- Amedeo Minghi (1986)

Intervista telefonica a Goran Kuzminac su Gaio Chiocchio

IL BARONE ROSSO- Goran Kuzminac (1987)

MI CHIAMO LUCA (Luka)- Paola Turci (1988)

OGNI VOLTA CHE VEDO IL MARE- Fiorella Mannoia (1984)

L’ACCHIAPPABICCHIERI- Mario Castelnuovo (2000, canzone dedicata a Gaio Chiocchio)

ANIME LEGGERE- i parolieri della canzone italiana- p.8- Luciano Beretta e Miki del Prete

puntata del 1° febbraio 2015

In studio Andrea Caponeri

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Adriano Celentano, Gino Santercole e Miki Del prete

Una puntata per due, verrebbe da dire. D’altra parte Luciano Beretta (1928-1994) e Miki del Prete (n.1935), entrambi alle spalle un curioso esordio da ballerini, hanno costituito negli anni una coppia affiatatissima di parolieri che hanno legato il proprio nome, in particolare, a quello di Adriano Celentano e altri artisti del Clan. 


Luciano Beretta e il Molleggiato


Quando cantate sotto la doccia, o in macchina, un pezzo del Molleggiato, sappiate che al 90% starete cantando un classicone formato da questi due, pregiati artigiani della forma canzone (date un’occhiata alla scaletta e sappiateci dire), tanto grandi da sopravvivere anche a rovinosi scivoloni (vedi il Reparto Mistico & Bacchettone nel repertorio dell’Adriano nazionale).




La scaletta qua sotto parla da sola: i due, in coppia o da soli, hanno formato una serie di successi davvero pazzeschi. Se Celentano è quello che è, il merito è anche loro.

SCALETTA:

TEDDY GIRL- I Due Corsari (1959)

CHE ME NE FACCIO DEL LATINO- Gianni Morandi (1963)

SEI RIMASTA SOLA- Adriano Celentano (1962)

SI E’ SPENTO IL SOLE- Vinicio Capossela (1962, 2003)

IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK- Adriano Celentano (1966)

NESSUNO MI PUO’ GIUDICARE- Caterina Caselli (1966)

MONDO IN MI7a- Adriano Celentano (1966)

BANG BANG- Dalida (1966)

PUGNI CHIUSI- I Ribelli (1967)

UNA CAREZZA IN UN PUGNO- Adriano Celentano (1968)

UN BIMBO SUL LEONE- Ottavo Padiglione (1968, 1999)

STORIA D’AMORE- Avion Travel (1969, 1995)

TU VINCI SEMPRE (Touch me)- Katty Line (1969)

CANZONE DEGLI AMANTI (La chanson de vieux amants)- Patty Pravo

MACKINTOSH- Mal (1977)

SOLI- Adriano Celentano (1979)

ANIME LEGGERE- i parolieri della canzone italiana- p.7- Giancarlo Bigazzi

Puntata n. 7 del 25 gennaio 2015

In studio Andrea Kappa Caponeri

GIANCARLO BIGAZZI

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Giancarlo Bigazzi

Il toscano Giancarlo Bigazzi, forse l’anima più leggera di questo ciclo di trasmissioni, rappresenta un raro caso di autore commerciale che è sempre riuscito a restare in vetta, interpretando di decennio in decennio i gusti del pubblico sia come paroliere che come produttore che lancia o, cosa ancora più difficile, ri-lancia, cantanti che con Bigazzi al timone hanno la loro stagione migliore. 

Ancora uno scatto di Giancarlo Bigazzi

Che poi non tutte le sue canzoni siano memorabili bisognerà pur dirlo, e magari aggiungiamo, perché non stiamo qui a fare l’agiografia dei Santi, che di alcuni degli artisti che lui ha imposto la musica italiana poteva fare volentieri a meno. Ciò nonostante, nel suo campo è stato un grandissimo, capace di annoverare nel suo carniere almeno una ventina, se non più, di canzoni che sono presenti in ogni canzoniere con accordi per chitarra che si rispetti.

L'unica foto esistente degli Squallor


Bigazzi fu anche un abile manager capace di cogliere successi internazionali con Umberto Tozzi, ma anche un folle goliarda che ebbe il coraggio di fondare un mito irriverente e trasgressivo come gli Squallor. Insomma, alla fine bisogna forse dar ragione al “cannibale” Aldo Nove che in un libro a lui dedicato l’ha appellato “il geniaccio della canzone italiana". 

SCALETTA:

LUGLIO- Riccardo del Turco (1968) 

COSA HAI MESSO NEL CAFFE’- Antoine (1969)

SE BRUCIASSE LA CITTA’- Massimo Ranieri (1969)

RE DI CUORI- Nada (1970)

ETERNITA’- Diodato (1970, 2014)

38 LUGLIO- Squallor (1971)

MONTAGNE VERDI- Marcella Bella (1972)

PIU’ CI PENSO- Gianni Bella (1974)

DIMENTICA DIMENTICA- Umberto Tozzi (1977)

RADIOCAPPELLE- Squallor (1978)

GLORIA- Umberto Tozzi (1979)

NOTTE ROSA- Umberto Tozzi (1981)

GENTE DI MARE- Umberto Tozzi & Raf (1987)

CI VORREBBE IL MARE- Marco Masini (1990)

GLI UOMINI NON CAMBIANO- Mia Martini (1992)

…E MI ALZO SUI PEDALI- Stadio (2006)

 

 

ANIME LEGGERE p.6- Leo Chiosso

Puntata n.6 del 16 gennaio 2016

in studio Andrea Kappa Caponeri

LEO CHIOSSO

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Il grande Leo Chiosso

Una puntata interamente dedicata al mondo pieno di cazzotti, pupe e bulli dal cuore tenero di Leo Chiosso. Se è vero che gran parte della fama di Chiosso è legata indissolubilmente all’immenso Fred Buscaglione, che per Chiosso fu anche un amico fraterno fin dai pioneristici tempi del jazz nella Torino di metà anni ’30, non sono da meno alcuni piccoli gioielli che Leo Chiosso scrisse per Gino Latrilla, Mina, Lelio Luttazzi, Johnny Dorelli e tanti altri. 


L'autore torinese si occupò di tante cose, dalla TV al teatro, al cinema, sempre con il suo originale sguardo, lo stesso che seppe mettere al servizio della canzone.

Un ritratto di Leo Chiosso, apparso su Musica Leggera n. 8, gennaio-febbr.2010

In un’epoca di brani dolciastri e lamentosi, di mamme e campane, Leo Chiosso, con la sua vena parodistica e surreale fu un grande rinnovatore della canzone italiana, innestando un linguaggio e un approccio che poi farà scuola.

Questo è il nostro piccolo omaggio. 

SCALETTA

TCHUMBALA BEY- Gino Latilla (1953)

CHE BAMBOLA!- Fred Buscaglione (1955)

TERESA NON SPARARE- Fred Buscaglione (1957)

ERI PICCOLA COSI’- Fred Buscaglione (1958)

NOI DURI- Fred Buscaglione (1960)

JOHNNY VITAMINA- Johnny Dorelli (1960)

BUM! AHI CHE COLPO DI LUNA!- Mina (1961)

LEGATA A UNO SCOGLIO- Lelio Luttazzi (1961)

CANTO (ANCHE SE SONO STONATO)- Lelio Luttazzi (1961) 

UNA RAGAZZA IN DUE- I Giganti (1966)

L’APPASSIONATA- Enzo Jannacci (1966)

TORPEDO BLU- Giorgio Gaber (1968)

IL LUNGO, IL CORTO, IL PACIOCCONE- Zecchino d’Oro (1970)

REGALAMI UN SORRISO- Circus 2000 (1971)

PAROLE PAROLE- Mina e Alberto Lupo

QUANDO PIOVE SULLA SPIAGGIA- Gregorio Alicata (2003)

WHISKY FACILE- Fred Buscaglione (1957, ma qui nellea versione eseguita al “Musichiere”, 1960)

ANIME LEGGERE- I PAROLIERI DELLA CANZONE ITALIANA: puntate 4 e 5- MOGOL

PUNTATA 4 e 5 del 11 gennaio 2015

 

MOGOL

 

In studio Andrea Caponeri

 

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Un giovane Mogol

«Non ci sono i musichieri, ma solo musicisti e noi siamo autori, non parolieri». Così parlò Giulio Rapetti, in arte Mogol, uno dei più grandi scrittori italiani di testi per canzoni, per qualcuno il migliore in assoluto. Personaggio discusso, egocentrico e ambizioso, autore a volte kitch, ma nei suoi (molti) momenti migliori, geniale nel coniugare fruibilità e innovazione, con una perfetta adesione tra parole e musica. 

 

 

Mogol e Battisti nel corso dello loro celebre viaggio a cavallo per l'Italia

Se è vero che con Lucio Battisti ha dato origine a un sodalizio strettissimo e a lungo esclusivo che ha regalato alla musica italiana decine di capolavori, Mogol ha comunque scritto delle cose egregie sia prima (per Celentano, Bobby Solo, Luigi Tenco, ed altri) sia durante (per Nicola di Bari, Bruno Lauzi, PFM, Formula 3, insomma la famiglia della Numero 1), sia (in minor misura, a dire il vero) dopo (per Cocciante, Morandi, Gianni Bella, Fiorella Mannoia, ancora Celentano). 


 

Mogol e Celentano

Questa puntata di “Anime Leggere”, di necessità doppia, ripercorre le tappe più interessanti di un personaggio di primo piano della nostra musica, raccontando anche per la prima volta in pubblico, quel famoso giorno in cui Andrea Kappa Caponeri, curatore di questa trasmissione, si scontrò faccia a faccia con Mogol.

 

SCALETTA

Parte1:

GRAZIE, PREGO, SCUSI- Adriano Celentano (1963)

UNA LACRIMA SUL VISO- Bobby Solo (1964)

SE PIANGI, SE RIDI- Bobby Solo (1965)

PERDONO- Caterina Caselli (1966)

29 SETTEMBRE- Equipe 84 (1967)

SE STASERA SONO QUI- Luigi Tenco (1967)

LA COMPAGNIA- Maria Sannia (1969)

RAGAZZO SOLO, RAGAZZA SOLA (Space Oddity)- DAVID BOWIE (1970)

LA PRIMA COSA BELLA- Malika Ayane (1970, 2010)

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE- PFM (1970)

LA FOLLE CORSA- Formula 3 (1971)

AMORE CARO, AMORE BELLO- Bruno Lauzi (1971)

 

Parte 2:

EMOZIONI- Lucio Battisti (1970)

I GIARDINI DI MARZO- Lucio Battisti (1970)

CERVO A PRIMAVERA-Riccardo Cocciante (1981)

CANZONI STONATE- Gianni Morandi (1981)

UN NUOVO AMICO- Riccardo Cocciante (1982)

NUOVA GENTE- Mia Martini (1982)

IL PATTO- Gianni Bella (1983)

ORO- Mango (1984)

SORVOLANDO EILAT- Fiorella Mannoia (1986)

VARIETA’- Gianni Morandi (1989)

L’EMOZIONE NON HA VOCE- Adriano Celentano (1999)

L’ARCOBALENO- Adriano Celentano (1999)

ANIME LEGGERE- I parolieri della canzone italiana: p.3- Giorgio Calabrese

Puntata 3 del 7 dicembre 2014

In studio Andrea Kappa Caponeri

GIORGIO CALABRESE

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Giorgio Calabrese

Non facile definire l’arte di GIORGIO CALABRESE, uno dei maggiori parolieri e produttori della nostra canzone, non semplice seguire il percorso che porta un agente marittimo del porto di Genova a bazzicare l’ambiente artistico, quello dei Paoli, Tenco, Bindi, Lauzi, ad affiancare i nascenti cantautori proprio dal versante che più li distingue, quello dei testi.

Giorgio Calabrese con Gianni Morandi

Un grande, Giorgio Calabrese, uno che ha ha cercato di svecchiare la “canzonetta” guardando alla nuova musica americana degli anni ’50, alla migliore canzone francese, ai grandi della musica brasiliana che lui, tra i primissimi, scopre, promuove e traduce in italiano.



Un carriera fatta di canzoni, commedie musicali, talenti scovati qua e là, che abbiamo cercato di ricostruire, almeno parzialmente, in questa puntata che vede all’opera voci come quelle di Giorgio Gaber, Mina, Ornella Vanoni, Nicola Arigliano, Gino Paoli, Luigi Tenco, Umberto Bindi, Bruno Lauzi ed altri.

 

SCALETTA:

 

CIAO TI DIRO’- Giorgio Gaber (1958)

ARRIVEDERCI- Umberto Bindi (1959)

I SING AMMORE- Nicola Arigliano (1960)

SEMPRE LA STESSA STORIA- Luigi Tenco (1960)

‘O FRIGIDEIRO- Bruno Lauzi (1962)

E SE DOMANI- Mina (1964)

O NASO MIO- Juca Chavez (1966)

INVECE NO- Gino Paoli (1971)

DOMANI E’ UN ALTRO GIORNO (The wonders you perform)- Ornella Vanoni (1971)

IL DISERTORE (Le deserteur)- IVANO FOSSATI (1971, 1991)

LA PIOGGIA DI MARZO (Aguas de março)- Mina (1973)

DIANO MARINA- Quintorigo (1988, 2006)

MEGLIO COSI’- Johnny Dorelli feat. Stefano Bollani (2007)

ANIME LEGGERE- i parolieri della canzone italiana- p.11 e 12- Sergio Bardotti

Puntate dell'8 marzo 2015 In studio Andrea Kappa Caponeri SCARICA PUNTATA 11       ASCOLTA PUNTATA 11 SU YOUTUBE SCARICA PUNTATA 12   ...